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Ogni scarrafone è bell’ a mamma soja

Ogni scarrafone è bell’ a mamma soja

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La blatta è un insetto ‘‘antico’’, con resti fossili che risalgono al Carbonifero (circa 300 milioni di anni fa), ma le forme moderne risalirebbero al primo Cretaceo (solo 14 milioni di anni fa) con una principale differenza morfologica che riguarda la lunghezza dell’ovodepositore, accorciatosi nel corso del percorso evolutivo.

Nell’immaginario collettivo le blatte sono percepite come insetti immondi che incutono ribrezzo e disagio, perché sempre associate a sporcizia e ad ambienti malsani. Ma in realtà sono insetti relativamente dannosi: delle oltre 4000 specie conosciute, quasi tutte hanno abitudini che interferiscono marginalmente con le attività dell'uomo. Tra queste, infatti, solo alcune specie possono essere sinantropiche e, oltre a non risultare simpatiche alla maggioranza delle persone, un reale problema dal punto di vista igienico-sanitario in quanto presenti in svariati ambienti: abitazioni, industrie alimentari, ospedali, mense, alberghi, ma anche mezzi di trasporto, navi, aeroplani, ecc.

 Appartengono all'ordine dei Blattoidei e in Italia sono diffuse e di nostra attenzione alcune specie: Blattella germanica (blattella o fuochista) e Supella longipalpa (blatta dei mobili) della famiglia Blattelidae, Blatta orientalis (blatta nera) e Periplaneta americana (blatta rossa) della famiglia Blattidae, Polyphaga aegyptiaca (blatta egiziana) della famiglia Polyphagidae.

 Tutte le specie presentano una conformazione corporea molto appiattita che consente loro di rifugiarsi in anfratti di pochi millimetri e quindi di nascondersi con estrema facilità, prediligendo le parti buie in un microclima caldo-umido. Depongono le uova in ooteche, in prossimità del substrato alimentare o nei luoghi di rifugio abituale. I cartoni ondulati delle scatole, di cui si fa grande impiego, risultano ottimi punti di deposizione delle ooteche diventando il sistema più frequentemente impiegato dalle blatte per colonizzare nuovi areali.

 Sono animali molto voraci, praticamente onnivori, che si nutrono di ogni sostanza organica disponibile negli ambienti che colonizzano. Oltre ai danni che arrecano nutrendosi a spese delle derrate alimentari, nella loro attività trasferiscono il disgustoso odore del secreto delle ghiandole repugnatorie. Deiezioni, secrezioni, esuvie, ooteche, possono portare alla incommerciabilità di intere partite. Allo stesso tempo, sono vettori di patogeni per l'uomo e per gli animali domestici (in particolare salmonella), risultando estremamente pericolosi dal punto di vista igienico-sanitario. 

 Sono diversi i fattori che favoriscono l'insediamento delle blatte. Sono possibili spostamenti tra vari locali grazie a passaggi nei muri, primi fra questi gli impianti elettrici, idrici e termici. L’attività dell’uomo con l’introduzione di oggetti e derrate alimentari da ambienti già infestati o abitudini scorrette che permettono l’arrivo di individui dall’esterno. Le blatte che poi trovano:

1) edifici ben riscaldati e zone molto calde vicino a forni, pentole a pressione, lavatrici, autoclavi

2) una grande disponibilità di alimenti compresi i rifiuti

3) potenziali nascondigli, quali fessure, fenditure nei soffitti e cavità nelle gambe dei tavoli e dei macchinari

4) interstizi e condutture idriche, impianti elettrici e di riscaldamento o condizionamento, che consentono gli spostamenti, eleggono a propria casa il nuovo ambiente.

Non esistono metodi facili e veloci per risolvere una infestazione di blatte. In funzione della specie le metodiche e le aree di intervento devono essere diverse e, comunque, sempre integrate in un piano che prenda in considerazione l’abbassamento della capacità portante dell’ambiente colonizzato.

Un'efficace programma per la gestione e il controllo di una infestazione di blatte richiede una corretta programmazione con azioni mirate. Bisogna prima agire sulla struttura eliminando ogni possibile zona favorevole alle blatte, senza escludere interventi sul microclima e sulle procedure di gestione igienico-sanitaria, e solo successivamente intervenire con formulati (liquidi, in gel, in polvere) per aumentare la mortalità nella colonia e verificare l’andamento dell’infestazione.

Nella lotta contro le blatte è molto importante la prevenzione che si deve avvalere di un piano di monitoraggio capace di anticipare future presenze e guidare l’attività di gestione dell’infestante. La possibilità di impiego di trappole adesive, attivate anche con esche alimentari o sostanze feromoniche, oltre a permettere un idoneo monitoraggio diventa anche un primo passo di controllo e di limitazione del numero degli individui anticipando la forte infestazione nel futuro.